La prevalenza di patologie di origine alimentare è stata oggetto di attenzione e studio da parte dei professionisti nel campo della sicurezza alimentare. In apparenza, può sembrare che tali patologie siano in aumento, poiché diversi fattori contribuiscono a questa percezione. Il miglioramento dei metodi di rilevamento, una migliore sorveglianza e una maggiore consapevolezza hanno comportato una più frequente rilevazione e segnalazione dei focolai. Tuttavia, questo non indica necessariamente un vero e proprio aumento in termini di incidenza, ma riflette piuttosto le maggiori capacità delle autorità sanitarie di individuare e documentare eventuali casi di infezione.
Nonostante questo, l’incidenza delle patologie di origine alimentare rimane elevata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno, nel mondo, circa 600 milioni di persone si ammalino in seguito al consumo di alimenti contaminati, con un bilancio di 420.000 decessi. Solo negli Stati Uniti, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) riferiscono che circa 48 milioni di persone, nell’arco di un anno, contraggono patologie di origine alimentare, che sono causa di 128.000 ricoveri ospedalieri e 3.000 decessi.
Tra i principali responsabili di queste malattie ci sono diversi agenti patogeni. Il Norovirus, ad esempio, considerato la causa principale dei focolai di patologie di origine alimentare a livello internazionale, provoca sintomi quali diarrea, vomito, nausea e mal di stomaco. Altri patogeni particolarmente critici sono il Campylobacter, la Salmonella e l’Escherichia coli, comunemente associati a pollame, uova, carne e prodotti freschi contaminati.
Per ridurre il rischio di patologie di origine alimentare, è fondamentale che gli operatori del settore alimentare adottino e preservino dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare efficaci. L’adesione a norme quali l’analisi dei rischi e dei punti critici di controllo (HACCP) e il Food Safety Modernization Act (FSMA) garantisce il rilevamento e il controllo proattivo di potenziali pericoli. Una regolare formazione del personale dipendente in merito alle corrette pratiche per la gestione degli alimenti, la sanificazione e l’igiene personale sono altri fattori fondamentali che contribuiscono ad evitare qualsiasi tipo di contaminazione.
Pertanto, anche se l’apparente aumento delle patologie di origine alimentare può essere attribuito a meccanismi di rilevamento e segnalazione più efficaci, il persistere di queste patologie sottolinea la necessità di una continua vigilanza sulle pratiche relative alla sicurezza alimentare. Le organizzazioni che operano nel settore devono dare priorità all’implementazione di sistemi per la sicurezza alimentare di ampio respiro, in modo da contribuire alla tutela della salute pubblica.
Per maggiori informazioni su come ottenere una certificazione per la sicurezza alimentare, contattate un/una project manager della Perry Johnson Registrars Food Safety, Inc. all’indirizzo email [email protected].