L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) e la World Bank uniscono nuovamente le forze per rivedere e migliorare le stime sui costi legati alle patologie di origine alimentare. Questa collaborazione mira a valutare in modo approfondito il peso, su scala internazionale, delle infezioni di origine alimentare, tenendo conto delle statistiche sui pazienti, dei tassi di mortalità e degli anni di vita commisurati all’invalidità (DALY) che si perdono a causa di queste patologie.
Pubblicati inizialmente nel 2015, i primi dati dell’OMS sulle patologie di origine alimentare hanno ispirato un’ulteriore analisi da parte della World Bank nel 2018, che ha evidenziato la spaventosa cifra annua di 110 miliardi di dollari in termini di perdita di produttività e spese mediche, per le economie a basso e medio reddito, a causa di prodotti alimentari non sicuri.
In risposta alla raccomandazione del Foodborne Disease Burden Epidemiology Group del 2022, l’OMS intende esaminare in modo più approfondito la stima del peso economico dei rischi di origine alimentare. Questo fondamentale aggiornamento non solo aiuterà a comprendere le eventuali implicazioni per la salute pubblica, ma guiderà anche la definizione delle politiche e l’allocazione delle risorse per una migliore gestione della sicurezza alimentare.
La presentazione dei dati aggiornati dell’OMS, prevista per il 2025, getterà le basi per lo sviluppo di una valutazione più completa dell’impatto economico delle patologie di origine alimentare, ad opera della World Bank e dell’OMS. Una riunione a distanza, all’inizio del 2024, vedrà la partecipazione di esperti che esamineranno misure economiche alternative, con l’obiettivo di superare la precedente attenzione alla sola perdita in termini di produttività.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, l’OMS è alla ricerca di personale esperto in economia sanitaria, in particolare nel campo della valutazione economica dei dati sanitari, e di persone che abbiano familiarità con i dati relativi ai trattamenti sanitari nei Paesi a basso e medio reddito. Il processo di selezione dei partecipanti inizierà l’8 gennaio 2024.
Inoltre, l’OMS sottolinea l’importanza di raccogliere dati sui focolai ai fini di una corretta attribuzione dell’origine degli agenti patogeni a trasmissione alimentare. Allo scopo di individuare il ruolo che le diverse fonti giocano nell’ambito delle infezioni, sarà fondamentale fornire dei dati a livello nazionale provenienti dalla sorveglianza sanitaria pubblica, che dovranno essere consegnati entro il 29 febbraio 2024. Questa analisi aiuterà a stimare il contributo dei diversi alimenti alle patologie causate da agenti patogeni specifici, indipendentemente dal fatto che si tratti di prodotti alimentari semplici o complessi, a base di un solo ingrediente o a più ingredienti.
La collaborazione tra l’OMS e la World Bank rappresenta un ulteriore passo avanti verso una maggiore comprensione e riduzione degli effetti economici delle patologie di origine alimentare a livello internazionale, evidenziando il ruolo cruciale che svolgono dati accurati e conoscenze specialistiche nella definizione di strategie efficaci per la sicurezza alimentare. Per ulteriori informazioni sulla sicurezza alimentare, contattate PJRFSI all’indirizzo [email protected].